Fuori orario

Esiste una città parallela nel ventre della città. Un mondo di sotto che si estende per più di cento chilometri. Un underground attraversato da una folla perennemente in movimento e popolato da un’umanità ai margini. Questa città è fatta di gallerie, binari e stazioni, di scale mobili, tornelli, neon e ombre che infittiscono sotto le mille luci di Milano. Ogni giorno nella metropolitana della capitale morale transita un milione e mezzo di persone. Ed è qui che approda Roberto Randazzo. Alle spalle ha un passato rovinoso, una tragedia di cui è responsabile e che gli ha spappolato la vita. I litri di alcol che ingurgita gli spappolano il fegato, concedendo al cuore un ingannevole conforto ad alta gradazione. Randazzo milita tra i ranghi della Milano Metro Security, la società che si occupa della sicurezza della metropolitana, e si aggira come un animale ferito tra habitué che marciscono al bancone di locali di terz’ordine, senzatetto dimenticati e baby gang fuori controllo. Poi succede qualcosa. Una vecchia conoscenza propone a Roberto di organizzare il colpo che gli può cambiare la vita, mentre un barbone viene ucciso in piazza Oberdan, proprio sopra la fermata di porta Venezia. Ma non c’è due senza tre e la regola vale pure per i guai. Quando tutto sembra franare, ecco l’incontro con Talia – donna ebrea, raffinata, colta e ricca. Lei lo assolda per fare da guardia del corpo a suo nipote, che porta la kippah e rischia di diventare un bersaglio. Sono i giorni delle manifestazioni pro-Pal e Milano è attraversata da una tensione strisciante. Contro ogni logica, la donna vede in Roberto una scintilla di umanità e un dolore che somiglia al suo. Lui, invece, cerca un senso. O anche solo una tregua. E forse, per la prima volta, intravede una possibilità diversa dal baratro. Tra i più talentuosi scrittori emergenti sulla scena della crime fiction italiana, Lorenzo Scano affonda le mani nelle tenebre di una metropoli specchio di un mondo in subbuglio. “Fuori orario” è la confessione ruvida, viscerale, attualissima, di un tempo devastato e vile, una storia di redenzione improbabile, in cui l’amore arriva dove la volontà non basta.