Paolo Roversi “L’ira funesta”


Fa caldo, molto caldo sulle rive del Po in estate. C’è da uscire di testa. Un omone di due metri con una salopette portata a pelle vi rincorre con una katana sguainata. Paolo Roversi ci fa da guida in questo viaggio rocambolesco tra pesci siluro e Farmacie chiuse, dove l’aria umida si mescola all’odore di bestiame delle cascine della Bassa

Giulia Nebbia “London blood”

Una Londra viva come non mai con i suoi parchi verdissimi e le sue villette a schiera. Un serial killer in erba a cui no, i cani da uccidere non bastano più. Gillian e Mickey sono due tipi tosti. La vita non è stata tenera con loro. Abituiamoci a vederli in giro a rincorrere i cattivi.

Giovanni Gusai “Come in cielo, così in mare”

Ma quanto è difficile lasciare la propria casa? Quanto è difficile partire, ritornare, lasciar andare? Quella che ci racconta Giovanni Gusai è una storia di oggi, eppure antichissima. Una storia intrisa di silenzio, ma che risuona con un grido altissimo dentro ognuno di noi. Sullo sfondo una terra sospesa e indefinibile, la Sardegna, l’isola delle isole. Giovanni Gusai alle prese con un esordio di quelli che fanno paura. Perché scrivere libri come questo vuol dire metter l’asticella molto, molto in alto.

Sarah Langan e Jerome Loubry

Maria Giulia Castagnone ci accompagna in un viaggio alla scoperta di due libri davvero interessanti. Due racconti diversissimi ma entrambi collegati da un alone di mistero ed incertezza.I Buoni Vicini di Sarah Langan e Perché hai paura di Jerome Loubry. Allacciate la cintura e fatevi trasportare!

Marina Visentin “Cuore di rabbia”

Ritorna lo spettacolo dei libri con una doppia indagine che mescola passato e presente. Marina Visentin e il suo Cuore di rabbia ci portano sulle rive del Lago Maggiore e nelle viscere di Milano. Un inquietante cold case diventa ossessione per la vicequestore Giulia Ferro, ancora in cerca di risolvere alcuni profondi interrogativi che riguardano la sua vita di donna e di difensore delle legalità.

Emma Donoghue e Sergi Pàmies

The Buzz alla presa con due pezzi da novanta della letteratura contemporanea: Emma Donoghue e Sergi Pamies. Da un claustrofobico reparto maternità nella Dublino del 1918 assediata dalla guerra e dall’Influenza spagnola la Donoghue si muove in una realtà storica che ha delle inquietanti coincidenze con il nostro presente e che si condensa in un romanzo fortissimo e commovente sulla morte, sulla speranza e sulla forza primordiale della vita. L’ironia leggera e un po’ malinconica di Sergi Pamies ci apre le porte su un mondo dove i granitici valori politici di una generazione si stemperano in una serie di quadri di vita privata dove i figli si fanno padri e anche le passioni più potenti diventano calore di fiamma lontana.